Cloride

<p>In primavera, Cloride sboccia come un profumo puro, infuso nell’anima dal primo fiore bianco di maggio, immerso nell’aria vibrante di giornate limpide e allungate, ricolme di luce. Il sole caldo accorcia le notti e avvolge i mattini di raggi intensi. La fragranza si apre con grazia, sciogliendo il tempo nuovo come le ante dell’armadio che svelano il primo abito di lino, pronto a danzare tra passi fugaci, nel vento mite con un accenno agrumato. Il cuore, cullato da una consapevolezza bianca e innocente, si adagia tra i petali cipriati di una Rosa Regina, inevitabile e solenne, che calma i battiti nella dolce cremosità di una Magnolia vellutata e nel respiro inebriante del Pitosforo. <br>Poi arriva un soffio di Tuberosa, che accelera il ritmo e disegna una sensualità sottile, delicata, intrisa di un candore istintivo. Il germoglio prende forma, radica il suo stelo su un fondo ammorbidito dalla morbidezza talcata dei semi di ambretta, si avvolge nell’ambra grigia e si prolunga nel tempo, accolto dalla rotondità confortevole dei muschi. In una sintesi d’avanguardia, la fragranza si completa, esaltando ogni sfaccettatura, sorprendendo ancora una volta, e vestendo corolla e stelo con un Mughetto in fiore dalle note cangianti. Ora è pronta a lasciare la sua firma sulla pelle, come un olio impalpabile: un profumo floreale inconfondibile, dal nome metafisico e poetico: Cloride.</p>